istituzioni europee

Strategia Food 2030

I periodi precedenti le elezioni vedono una rinnovata attività da parte delle strutture pubbliche. Nei Comuni si assiste alla asfaltazione di strade, rifacimento di indicazioni stradali, incremento di azioni di pulizia, abbellimento di spazi pubblici, …

Lo stesso dicasi, in forme naturalmente diverse, anche per i rappresentanti del parlamento europeo. Da qui a maggio 2019 vi sarà un crescendo di riunioni, dibattiti, conferenze, interviste, contributi mediatici, sulle tematiche che più stanno a cuore e danno maggiore “visibilità” agli stessi parlamentari.

Di complessa e difficile presentazione, il suolo non è mai stato un tema particolarmente “appetibile” dai parlamentari. Fa però eccezione questo periodo perché è in corso la formulazione di una Strategia per l’alimentazione per il 2030 da parte della Direzione Generale della Ricerca. In tale contesto, il suolo appare come uno degli argomenti più importanti e – indipendentemente dal momento – assurge a visibilità anche mediatica.

Basti pensare che solo a Bruxelles sono previste molte riunioni o presentazioni dirette o indirette sul suolo. Ne citiamo alcune: il 18/9 (Food, Farming & SDGs), il 26/9 (Opportunities for soil sustainability in Europe), il 27/9 (Pesticide Free Towns), il 16/10 (Food 2030: Research & Innovation for a #ZeroHunger World), il 27-28/10 (Good Food Good Farming Days).

Attiriamo l’attenzione dei lettori sulla riunione del 16 ottobre Food 2030. Viene organizzata dal e al Parlamento Europeo in concomitanza della Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Vede la presenza di parlamentari europei, di rappresentanti della Commissione europea e della FAO. Potrebbe essere una fra le tante celebrazioni, ma questa acquista una particolarità: si vuole che la ricerca europea lavori per concretizzare l’obiettivo di eliminare la fame nel mondo entro il 2030. Ciò implica una revisione delle priorità di finanziamento della ricerca sulla produzione alimentare europea muovendola dal sostegno all’agricoltura industriale a quella delle collettività rurali e quelle più svantaggiate. Questo implica una ricerca che si orienti più a riconquistare e difendere la fertilità e produttività dei suoli più che non l’aumento della redditività delle piante. Forse l’esperienza sopramenzionata di Malles Venosta è la strada da intarprendere anche per la ricerca europea?

Chi volesse partecipare alla riunione che si terrà al Parlamento Europeo il 16 ottobre deve iscriversi online entro il 5 ottobre QUI:

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