istituzioni europee

Rapporto ECA su Desertificazione

ECA – acronimo di European Court of Auditors (Corte dei Conti Europea) – è l’istituzione che ha il ruolo di guardiano delle finanze dell’Unione Europea (UE). La sua missione è di contribuire a migliorarne la gestione finanziaria, promuovere la responsabilità e la trasparenza ed agire in qualità di custode indipendente degli interessi finanziari dei cittadini dell’Unione.

In pratica deve verificare i bilanci (entrate e spese) delle varie politiche dell’UE, principalmente nei settori relativi alla crescita e all’occupazione, valore aggiunto, finanze pubbliche, ambiente e clima. Si vuole così migliorare la responsabilità pubblica nell’UE e fornire specifici rapporti per i responsabili politici e i cittadini dell’UE.

Uno di questi rapporti (disponibili in tutte le lingue dell’UE) ci interessa da vicino perché riguarda direttamente il suolo. Si tratta di “Combattere la desertificazione nell’UE: di fronte a una minaccia crescente occorre rafforzare le misure” (testo originale in EN: Combating desertification in the EU: a growing threat in need of more action).

Nell’imaginario collettivo, quando si parla di desertificazione si pensa automaticamente ai deserti che insistono principalmente nelle zone tropicali. Invece è una realtà che tocca tutte le aree geografiche del mondo ove vi sia un degrado dei suoli principalmente nelle zone aride. Questo fenomeno è fortemente crescente in tutta l’Unione Europea specie da quando si assiste immobili al rapido cambiamento climatico in corso. Desertificazione significa meno produzione agricola, meno cibo, meno terre da coltivare. L’Italia assieme alla Spagna, al Portogallo, alla Grecia è fra gli Stati più colpiti in Europa. Oltre alla riduzione e perdita di produzione agricola, la desertificazione rende i suoli particolarmente fragili. Basta una pioggia torrenziale per provocare come delle microesplosioni che distruggono la struttura stessa del suolo e nei casi più drammatici si arriva a frame smottamenti e alluvioni di fango.

L’UE si preoccupa da tempo di desertificazione. Azioni di ricerca sono state finanziate dalla Commissione Europea in molti paesi del Mediterraneo, ma non si è ancora in grado di fermare e invertire la tendenza del degrado. Gli Stati membri dell’UE hanno la maggior responsabilità a causa della carenza dei loro interventi nei territori a rischio. Questo in sintesi i punti cardine del rapporto dell’ECA (disponibile nelle 22 lingue comunitarie) che invitiamo a leggere nella sua interezza. Qui riportiamo solo la chiara sintesi finale del documento che non necessita di ulteriori commenti.

“Abbiamo riscontrato che il rischio di desertificazione nell’UE non veniva affrontato in modo efficace ed efficiente. Mentre la desertificazione e il degrado del territorio sono minacce crescenti, le misure adottate per combattere la desertificazione mancano di coerenza. Non esiste una visione condivisa nell’UE su come la neutralità del degrado del suolo sarà raggiunta entro il 2030. Raccomandiamo che la Commissione miri a una migliore comprensione del degrado del suolo e della desertificazione nell’UE; valuti la necessità di migliorare il quadro giuridico dell’UE per il suolo; e intensifichi le azioni volte a garantire l’impegno assunto dall’UE e dagli Stati membri per conseguire la neutralità del degrado del territorio nell’UE entro il 2030.”

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