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Seminario- Il suolo: vera risorsa per l’agricoltura – I motivi per custodirlo

I genitori inviano i propri figli a scuola affinché apprendano. Un professore ambisce che i suoi allievi comprendano. Alla fine sono entrambi orgogliosi quando i figli/allievi li “sorprendono”.

Il seminario “Il suolo: vera risorsa per l’agricoltura – I motivi per custodirlo” che si è tenuto ad Asolo il 25 gennaio scorso, assume per i partecipanti le caratteristiche di un cammino propedeutico ad una reale comprensione della tematica relativa alla protezione del suolo.

Dal dopoguerra ad oggi il dibattito sul suolo ed il suo consumo è sempre stato guidato da quelle categorie professionali che modificano la risorsa suolo trasformandola da materia vivente e produttiva in materia non vivente e improduttiva, giocando sul fattore “rendita catastale”. Al contrario, le categorie che lavorano e usano il suolo per produrre cibo e bevande, sempre relegate ai margini, non riescono a farsi promotrici di una vera e propria tutela del suolo in base alla sua capacità d’uso. Questo vale soprattutto per i suoli in cui l’agricoltura non è abbastanza redditizia, tanto da preferire la trasformazione definitiva dell’uso del suolo in cambio di una rendita economica immediata.

L’obiettivo del seminario di Asolo era quello di riportare il dibattito sul suolo al tavolo di chi continua a garantire la nostra sovranità alimentare e tutti quei servizi ecosistemici gratuiti che un suolo sano è in grado di offrire, in modo da essere veri promotori di un cambiamento culturale nella gestione di questa matrice ambientale.

Il seminario ha visto la partecipazione di una 70na di persone tra imprenditori agricoli, studenti dell’Istituto Agrario ISIS Cerletti di Conegliano, professionisti del settore, agronomi, forestali e architetti paesaggisti. Gli argomenti trattati hanno riscosso notevole successo tanto che al Collegio degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati di Treviso, organizzatore dell’evento assieme al Comune di Asolo, sono già pervenute molte richieste di riproporre l’evento in altre sedi.

Il convegno ha “toccato” concretamente, oltre la presentazione sul ruolo del suolo nell’agricoltura (Bragagnolo), tematiche di considerevole importanza per sensibilizzare sull’arresto del consumo di suolo fertile. Le presentazioni, ben calibrate nel loro susseguirsi, sono cominciate con un inquadramento del contesto storico illustrante i cambiamenti dell’agricoltura veneta – in un’analisi di lungo periodo – e il relativo impatto dell’agricoltura intensiva nei riguardi del consumo di suolo in termini sia quantitativi che qualitativi (Tiziano Tempesta). La vita e la diversità biologica nel suolo sono state evidenziate per risaltarne la capacità di sostenere la fertilità. Sono state illustrate le caratteristiche di un suolo naturale sano e le relative tecniche di base per garantire la conservazione della produttività dei suoli agricoli (Luca Conte). Al centro del convegno, all’intervento sul suolo, i suoi segreti e le ragioni per difenderlo (Paolo Pileri) ha fatto seguito l’intervento (con dati locali integrati nella dimensione europea/ nazionale /regionale) sul consumo di suolo, le trasformazioni territoriali, la perdita di servizi ecosistemici e i processi di desertificazione (Michele Munafò). Il successo del seminario è stato concreto e misurabile anche dal partecipato dibattito che ha seguito le presentazioni.

Allora, non possiamo che essere contenti?

Sicuramente! … ma ci aspettiamo che i partecipanti, soprattutto gli allievi dell’Istituto Agrario, ci “sorprendano” presto con le loro iniziative e che in un futuro seminario possano essi stessi illustrare esperienze concrete da presentarci in presenza dei loro genitori e professori.

Maggiori dettagli e informazioni morenabragagnolo2015@gmail.com

e via m.facebook.com/trevisoagrotecnici/

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