esperienze in Italia

Documento Terra Bene Comune – Un’agricoltura su piccola scala

La sigla GAS sta per Gruppo di acquisto solidale e si tratta di collettivi di persone che si associano per acquistare prodotti, in genere agricoli, partendo da principi di equità solidarietà sostenibilità dei prodotti. Presentiamo qui l’iniziativa presa da una serie di GAS delle Marche che hanno deciso di rivolgersi alla loro Regione per chiedere formalmente l’approvazione di una legge per riconoscere e tutelare la Piccola Agricoltura Contadina.

Lasciamo la parola alla loro petizione.

Consapevoli che

– l’agricoltura, settore primario e sostanziale per la vita di tutti, non può essere considerata come mera produzione di “merci” perché l’atto del nutrirsi bene è la base della nostra salute,

– la terra è un “bene comune” da custodire e preservare per la sopravvivenza delle generazioni future,

Noi, con forza, vogliamo,

– prenderci cura del nostro ambiente, sostenendo un’agricoltura su piccola scala, un’agricoltura “residente”, resiliente e che presidi e salvaguardi il nostro territorio;

– un’agricoltura che “risparmi” e tuteli le riserve idriche e naturali;

– un’agricoltura diversificata che mantenga la biodiversità e preservi la bellezza del paesaggio;

– un’agricoltura consapevole dei cambiamenti climatici in atto, in grado di sviluppare misure di mitigazione e di adattamento;

– un’agricoltura che non utilizzi pesticidi chimici di sintesi, che segua i principi dell’agricoltura biologica e, più in generale, dell’agroecologia;

– un’agricoltura familiare, comunitaria che crei legami e socialità, tramandi tradizioni e saperi;

– allevamenti sostenibili che tengano conto anche del benessere animale;

– un cibo sano di cui si conosce e “frequenta” il luogo di produzione e che porti con sé, quale valore aggiunto, un solido rapporto di fiducia tra l’agricoltore e le persone a cui è destinato;

– un’agricoltura che prediliga la vendita diretta e in ambito locale;

– produzioni che restituiscano dignità all’agricoltura anche tramite un prezzo equo che tenga conto della qualità delle lavorazioni, del lavoro e dei diritti dell’agricoltore;

– un’agricoltura normativamente semplificata, particolarmente adattabile alla montagna e alle zone svantaggiate, che crei opportunità di lavoro e “benvivere” locale.

Ad un’agricoltura su piccola scala deve corrispondere una burocrazia di piccola scala, perciò la sburocratizzazione e le semplificazioni normative diventano una necessità per la produzione, trasformazione e vendita dei prodotti.

 Per questo chiediamo l’adozione di una legge specifica.

Art. 44 – Costituzione Italiana

“Al fine di conseguire il razionale sfruttamento del suolo e di stabilire equi rapporti sociali, la legge impone obblighi e vincoli alla proprietà terriera privata fissa limiti alla sua estensione secondo le regioni e le zone agrarie, promuove ed impone la bonifica delle terre, la trasformazione del latifondo e la ricostituzione delle unità produttive; aiuta la piccola e la media proprietà. La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane.”

Difficile essere più chiari e determinati, ma per comprendere l’evidente manifestazione di volontà invitiamo a conoscere i promotori attraverso il loro video che accompagna la campagna di raccolta firme.

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