Il Forum SIP continua a sollecitare l’attenzione del Parlamento europeo sull’importanza del suolo. Una lettera è stata inviata ai membri delle sue Commissioni ambiente (ENVI) e agricoltura (AGRI), in totale oltre 200 persone. Il testo originale è stato inviato in FR / DE / EN. Riportiamo qui la traduzione in italiano:
“Dallo scorso dicembre 2019 la pubblicazione del Green Deal for Europe ha innescato un meccanismo di rilancio politico dell’intera problematica ambientale europea.
Nonostante le restrizioni dovute alla pandemia, la DG Ambiente – che segue il ritmo di scadenze previste dalla roadmap del Green Deal – ha già prodotto una serie di Comunicazioni ufficiali sulle tematiche ambientali.
In questo nuovo contesto il suolo ha acquisito visibilità ed è chiaramente menzionato nella comunicazione sulla biodiversità con l’impegno di una nuova Proposta di Direttiva da produrre entro il 2021.
Ricordiamo che il suolo, elemento portante dell’ecosistema e fonte di vita, non è ancora tutelato da una specifica direttiva europea, pur essendo sempre più a rischio di degrado e di perdita. I rapporti ufficiali dell’Agenzia Europea dell’Ambiente riferiscono i dati più che catastrofici sulla perdita di suolo nelle sue varie forme.
Diventa così essenziale sviluppare un contesto comportamentale basato sull’importanza della protezione, del restauro e della conservazione del suolo contro la mentalità corrente dell’abuso che ancora troppo lo sottovaluta. Mantenere la qualità e la funzionalità del suolo si rivela fondamentale per concretizzare tutti gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e per assicurare un avvenire dignitoso alle future generazioni.
Ora è il momento per le istituzioni comunitarie di riflettere, ripensare e rivisitare quanto va fatto per il suolo al fine di ottenere un piano scientificamente credibile che permetta la sua gestione sostenibile nonché un’agricoltura all’avanguardia e attenta alle questioni climatiche globali. Questo piano dovrà diventare il perno della futura proposta di direttiva sul suolo e dovrà poggiare su un preciso assioma: in ogni documento in preparazione non può mancare l’obbligo immediato di arresto di spreco di suolo. Tale indirizzo non comporta affatto il fermo del comparto dell’edilizia. Al contrario è l’unica prospettiva capace di coniugare la salvaguardia di aree di suolo con la vastissima attività settoriale indispensabile a recuperare, migliorare energeticamente, mettere in sicurezza l’immenso patrimonio edilizio obsoleto esistente, a proseguire con le opere di ammodernamento e ristrutturazione di edifici e abitazioni in città e borghi rurali così da favorire l’adeguamento tecnologico.
Però proteggere il suolo dall’uso incontrollato e dalle contaminazioni (estrazioni petrolifere, discariche abusive, mala-gestione dei rifiuti, …) e quindi dall’attuale trend negativo, sarà possibile solo con una comune assunzione di responsabilità basata sulla salute, qualità e disponibilità del suolo per una reale sicurezza alimentare; sull’accesso alla terra e la ricostituzione di una cultura agricola e dei suoli; su una riconsiderazione profonda dell’urbanizzazione e la crescita / riduzione delle città; su un ripensamento complessivo della mobilità e della relativa necessità infrastrutturale.
È pertanto essenziale che la nuova proposta di direttiva sul suolo scaturisca dal coinvolgimento, oltre che dei ricercatori e del mondo accademico, anche degli altri attori che si occupano di suolo: agricoltori, sindacati, costruttori, architetti e ingegneri, rappresentanti della società civile, esponenti del mondo produttivo, amministratori, paesaggisti, professionisti e naturalmente le istituzioni comunitarie.
Come Forum Salviamo il Paesaggio abbiamo già sollecitato l’attenzione delle istituzioni comunitarie sull’importanza di salvaguardare il suolo per le presenti e future generazioni.
Ci rivolgiamo ora a lei in quanto membro o sostituto della Commissione ENVI / AGRI affinché possa agire direttamente per la creazione di un contesto legale europeo coerente con quanto fin qui illustrato.”