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Acqua di rubinetto più sicura

Anni fa in Italia si è tenuto un referendum sull’acqua: pochi ricordano che ne è seguita una Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) che raccolse in dodici mesi quasi 1,7 milioni di firme. L’ICE aveva per titolo: Right2WaterAcqua potabile e servizi igienico-sanitari: un diritto umano universale! L’acqua è un bene comune, non una merce!

È passato del tempo e quella ICE ha prodotto una nuova direttiva europea: La qualità delle acque destinate al consumo umano. La direttiva, composta di 140 pagine, dettaglia la distribuzione dell’acqua fino al rubinetto di casa. Formalmente approvata e pubblicata il 16/12/2020, entrerà in vigore a metà gennaio 2021, data dalla quale iniziano i tre anni per la trasposizione nelle legislazioni dei singoli Stati membri dell’UE.

Questa nuova direttiva si propone di raggiungere una riduzione del consumo di acqua in bottiglia, cosa che potrebbe far risparmiare alle famiglie oltre 600 milioni di euro l’anno. Per consentire e incoraggiare le persone a bere l’acqua del rubinetto piuttosto che l’acqua in bottiglia, la qualità dell’acqua sarà migliorata imponendo limiti più severi per alcuni inquinanti, tra cui il piombo.

L’uso di acque potabili, rese più sicure ed economiche in ambito domestico, permetterà una migliore protezione dell’ambiente in particolare riducendo l’uso della plastica. 

Gli Stati membri assicureranno che le misure adottate per attuare i nuovi standard siano basate sul principio di precauzione e che in nessun caso portino al deterioramento dell’attuale qualità dell’acqua potabile. Conseguentemente dovranno garantire la fornitura gratuita di acqua negli edifici pubblici e incoraggiare ristoranti, mense e servizi di catering a fornire l’acqua ai clienti gratuitamente o a basso costo. Inoltre si dovranno prendere misure per migliorare l’accesso all’acqua per i gruppi vulnerabili come i rifugiati, le comunità nomadi, i senzatetto e le culture minoritarie.

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