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Il Bollettino del Gruppo Suolo Europa     

Con lo scioglimento del Gruppo Suolo Europa si va gradualmente verso la fine della pubblicazione del Bollettino / Newsletter mensile. Si è trattato di un utile strumento di comunicazione che negli anni ha acquisito una sua visibilità e un numero fedele di lettori. Le statistiche forniscono dati interessanti: in media, ogni mese, vi sono tra i 300 e i 400 visitatori del sito del Gruppo Suolo Europa con circa il doppio di visualizzazioni (in concomitanza con le pubblicazioni). Inoltre circa i due terzi dei visitatori sono non italiani. I più “affezionati” sono i lettori degli Stati Uniti seguiti da quelli di Germania, Belgio, ma anche Singapore, Canada, … . Sono dati che sottolineano il positivo impatto del Bollettino a livello sia italiano che internazionale.

Ma allora perché fermarci?

Nel 2015, quando abbiamo iniziato, in Italia e in EU le pubblicazioni riguardanti il suolo erano poche e quasi tutte specialistiche. Erano quasi inesistenti quelle che si occupavano della dimensione europea del suolo / territorio / paesaggio. Oggi c’è una cacofonia di pubblicazioni e siti web che ne parlano, e quasi tutte riportano le stesse informazioni su dati, decisioni, politiche europee. Praticamente, non passa settimana senza un dibattito, una discussione, un documento che illustri cosa bolle in pentola sul suolo a livello europeo. Forse servirebbe di più una specie di rassegna stampa che non il nostro Bollettino.

Ma un altro motivo ci spinge a fermarci: il nostro Bollettino/Newsletter è nato per far comprendere l’importanza del suolo e sensibilizzare un pubblico di “non iniziati”. Crediamo di non essere riusciti nell’intento: i nostri articoli sono considerati sempre interessanti ma adatti ad un pubblico già sensibilizzato che si “conforta” nel leggerli. Soprattutto ci delude di non essere riusciti ad “agganciare” o quantomeno incuriosire le generazioni più giovani che usano altri modi per comunicare, basati su mezzi che stimolano più l’azioni che non l’analisi o la lettura.

In altre parole ci siamo resi conto che il nostro approccio è obsoleto.

Pertanto preferiamo fermarci qui, accogliendo le manifestazioni di empatia, di simpatia e di apprezzamento del nostro operato come un invito a cambiare.

Ognuno dei redattori del Bollettino continuerà ad operare per il suolo.

Il nostro passo indietro vuole permettere alle nuove generazioni di assumersi direttamente la responsabilità della protezione del suolo, in accordo con le loro proprie modalità e comportamenti.

Naturalmente, se ce lo chiederanno, non mancherà la nostra disponibilità ad affiancarli.

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