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Biodinamica

Il Voudou è una vera religione considerata da molti pura stregoneria. A noi è capitato di partecipare a dei rituali Voudou in Haiti. Nella fattispecie abbiamo potuto assistere, come ospiti “privilegiati”, ad una cerimonia propiziatoria per il periodo dei raccolti. In uno dei momenti di pausa, abbiamo chiesto al “prete” la ragione della – per noi strana – danza che effettuava davanti a un pentolino sul fuoco. Risposta: “Non è una danza, sono dei passi e contandoli calcolo il tempo necessario all’olio per bollire”. Niente di più razionale.

Una volta, in Tailandia, attirati da “mugolii” provenienti da una Pagoda, ci siamo avvicinati ad una delle porte aperte per ascoltare e capire. Dei monaci buddisti in preghiera stavano cantando. Le nostre orecchie percepivamo solo degli “ohmmm” ma tutto il corpo – soprattutto a livello epidermico – era percorso da vibrazioni. Simile esperienza l’avevamo  già sperimentata nel silenzio di una chiesa di uno sperduto convento toscano davanti ad un coro gregoriano di frati francescani.

In Algeria, in pieno periodo di Ramadan, parlando con amici mussulmani ci siamo riferiti al Muezzin che cantava la mattina presto e poi atre 5 volte nella giornata. Cordialmente ci hanno fatto notare che il Muezzin dall’alto della torre della moschea non canta ma prega.

Ancora: avete mai osservato i quadri di pittori cinesi del 1600 – 1900? Siete riusciti a percepire la dimensione Vuoto / Pieno in cui l’artista raggiunge il massimo della sua espressione e la sua opera è paragonabile a quella del Creatore? Difficile comprendere. Le immagini che riportano allo Yin /Yang o alla Montagna / Acqua, accompagnate da poemi scritti in calligrafia cinese … sono simboliche e chiare solo a chi è di cultura cinese.

La premessa qui sopra ci permette di fare riferimento all'”indignazione” esternata da alcuni scienziati e ricercatori in merito alla presenza della “biodinamica” nella legge italiana sull’ agricoltura biologica, appena approvata in Senato.

Nel maggio 2021, una specifica lettera aperta è stata inviata ai Senatori da oltre 20 importanti scienziati italiani, dal fisico Ugo Amaldi all’esperto di staminali Giulio Cossu, dal biotecnologo Roberto Defez al fisico Luciano Maiani. Alcuni si sono manifestati in maniera irruente a partire dalla farmacologa, biologa, accademica e senatrice Elena Cattaneo e dal recente premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi.

La loro indignazione ci lascia molto perplessi e ci sembra strana tanta veemenza.

Si tratta di insigni ricercatori, di fama mondiale, ma quanti di loro coltivano un terreno e/o hanno a che fare direttamente con l’agricoltura? Inoltre, visto tutto l’interesse manifestato per l’agricoltura biodinamica, perché non si sono pronunciati con lo stesso ardore contro il Glifosato, erbicida cancerogeno che sta avvelenando tutto il mondo e sta danneggiando gravemente la salute della gente? (Ne approfittiamo per informare che nell’UE l’uso del glifosato è stato prolungato fino alla fine di quest’anno e “approfittando” della guerra si sta tentando di prolungarne ancora l’uso malgrado che già alcuni Stati europei ne abbiano vietato e l’uso e la vendita).

In tutti i laboratori di ricerca si vivono le contraddizioni dell’incomprensione che serpeggia tra gli scienziati ricercatori anche dello stesso ramo. Per noi neofiti, questi laboratori sono veri “antri di stregoneria”.

Ci fa piacere l’interesse prestato da questi accademici verso l’agricoltura e il suolo. Li invitiamo peró ad avere un atteggiamento di maggiore apertura e disposizione al dialogo. Umilmente scoprirebbero – come noi – che “i passi non erano una danza“, che la “preghiera non era un canto“, che “il vuoto e il pieno hanno un significato ben specifico nei quadri cinesi”, … . La mancanza degli strumenti di comprensione delle culture e delle società con cui entriamo in contatto tanto quanto la mancanza delle specifiche competenze sui temi di ricerca affrontati, non ci dovrebbe mai permettere di esprimere giudizi cosí trancianti.

Ci pare inoltre corretto sottolineare di non aver sentito associazioni di agricoltori o di produttori agricoli gridare allo scandalo o fare barricate riguardo alle pratiche agricole biodinamiche. Al contrario, le associazioni di settore – compresa la Coldiretti – e le associazioni ambientalistiche hanno manifestato soddisfazione per l’approvazione della legge. Forse perché tutte le attività agricole si avvicinano – volenti o nolenti – a pratiche di “stregoneria” non comprensibili alla maggior parte di chi non se ne è mai realmente occupato.

Con una chiara apertura al dialogo e alla reciproca comprensione, senza lanciare anatemi, l’agronomo e scrittore Giacomo Sartori ha espresso questi stessi concetti. Ritenendo che quanto propone sia una possibile strada da percorrere, invitiamo a leggere la sua missiva rivolta al premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi.

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