bollettino

Bollettino n. 79

del 01/01/2021

1. ESPERIENZE: Occhio alla cicca!

2.NOTIZIE DAL FORUM SIP: 

3.NOTIZIE SU SUOLO E ISTITUZ. EUROPEE:   Osservatorio Europeo sul Suolo (EUSO)

4.NON SIAMO SOLI!

esperienze in Italia

Occhio alla cicca!

In questa sezione del Bollettino cerchiamo di illustrare esperienze che i lettori, con un poco di buona volontà, possano a loro volta ripetere. Presentiamo qui “Occhio alla cicca” un progetto effettuato dall’associazione Marche Rifiuti Zero che ha creato un percorso educativo rivolto ai giovani dai 16 ai 18 anni. Lasciamo la parola agli organizzatori.

“Il progetto vuole far prendere coscienza ai ragazzi della crisi ambientale del Pianeta e della necessità di partecipare alla sua risoluzione da cittadini consapevoli e attivi, a vantaggio della salute della Terra e dei suoi abitanti. Ciò comporta una visione dell’ambiente come bene comune di cui prendersi cura e lo sviluppo di iniziative di integrazione attorno al tema della tutela ambientale. Un obiettivo pratico riguarda anche la realizzazione di campagne di sensibilizzazione sulle buone pratiche in favore della riduzione della plastica e la tutela del mare.

Si promuove un messaggio di educazione civica contro la dispersione delle cicche nell’ambiente, fenomeno purtroppo ancora molto diffuso che, attraverso le nostre attività di clean up (una verrà svolta anche con i ragazzi), continuiamo a rilevare con drammatica frequenza, ma al tempo stesso sottrae allo smaltimento manufatti che ad oggi non hanno altra possibilità di riciclo.” 

In cosa consiste in pratica questo progetto?

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Forum SIP

Atti dell’incontro/dibattito del 24 settembre 2020

Alleghiamo la pubblicazione che riporta gli interventi e il dibattito del webinar del 24/09/2020 organizzato dal Forum SIP, sul rapporto “Caring for soil is caring for life”.

Ricordiamo che il rapporto originale in inglese e la sua traduzione in italiano sono scaricabili dalla pagina riunioni in cui è possibile anche attivare la registrazione integrale o delle varie parti, già disponibili su YouTube.

Forum SIP

Comitato No Bretella-Sì Mobilità Sostenibile

Torniamo a presentare le Associazioni o Comitati presenti nel Gruppo Suolo Europa. Ricordiamo di aver già presentato nei precedenti Bollettini: Comitato di Salviamo Il Paesaggio di Cislago, Pro Natura Cuneo, Amici di Cuirone.

Raccolte in poche righe trovate qui finalità, composizione, proposte del Comitato No Bretella-Sì Mobilità Sostenibile Campogalliano, Modena, Formigine, Sassuolo.

Nel 2015, cittadine e cittadini informati dei fatti e sensibili ai temi relativi all’ambiente, al consumo del suolo, alla mobilità sostenibile si sono riuniti in Comitato e hanno redatto il  testo di una petizione popolare da inviare alla Unione europea per denunciare l’inutilità trasportistica, il danno ambientale, paesaggistico, di consumo di suolo che il progetto della nuova autostrada Campogalliano Sassuolo in prosecuzione Sud della A22 avrebbe prodotto e l’illegittimità del rinnovo della concessione autostradale della A22 avvenuto senza gara europea. La realizzazione dell’autostrada Capogalliano Sassuolo e l’autostrada Cispadana con progetto di finanza, leader Autobrennero spa, era la motivazione con cui – nella legge obiettivo – si giustificava il rinnovo senza gara della Concessione già scaduta nel 2014.

Sono state raccolte 3200 firme e inviate al Commissario UE competente, che ha risposto solo in merito al rinnovo della concessione della A22, asserendo che l’atto di rinnovo senza gara era contrario ad una specifica Direttiva Ue e che si dichiarava fiducioso che il Governo Italiano non l’avrebbe violata (Direttiva che nel frattempo era stata recepita dal Parlamento Italiano).  Questo punto è stato decisivo per fermare l’iter già avviato per la realizzazione della Bretella CS e va considerato un successo del Comitato cui hanno progressivamente aderito le seguenti Associazioni e Comitati di cittadini: Legambiente di Modena e Sassuolo, Italia Nostra, WWF Emilia Centrale, lega per la difesa ecologica di Modena, Comitato Salute ambientale Campogalliano Mo, Associazione LiberaMente cittadino Formigine Mo, Comitato RespiriaMo Aria Pulita Mo, Comitato Agricoltura Ambiente Bagno Re, Associazione ISDE Mo, FIAB Mo, Rete Economia Sociale Mo.

Dopo una fase iniziale di denuncia dei danni ambientali, climatici, idrologici, paesaggistici, con l’aiuto di esperti, sono state studiate e proposte alternative più strategiche per affrontare il problema della logistica delle merci del Distretto ceramico, uno dei più grandi d’Europa. In tale modo si faceva fronte a problemi di congestione del traffico che in alcuni punti si determinava con soluzioni assai meno impattanti e costose.

 La situazione oggi è quella descritta nella lettera aperta qui allegata ed inviata recentemente alle istituzioni e all’opinione pubblica Modenese e Reggiana.

Maggiori info: Eriuccio Nora – Comitato No Bretella-Sì Mobilità Sostenibile nora.eriuccio@gmail.com

istituzioni europee

Cartolina Postale – PAC 2027

GNDE – Società Civile  

Nel precedente Bollettino abbiamo parlato della Politica Agricola Comune (PAC). Ci è stato chiesto di motivare la nostra posizione così scettica. A questa domanda, meglio di noi può rispondere l’articolo redatto da Hannes Lorenzen, presidente di ARC2020, il gruppo di associazioni che si batte da anni per una PAC basata su una migliore politica agricola, alimentare, rurale e ambientale in Europa e nel mondo.

Rimandiamo al testo originale per una dettagliata lettura, qui riportiamo solo la parte che descrive lo scenario che avremo con questa PAC nel 2027.

Bruxelles, gennaio 2027

            Finalmente la svolta è stata raggiunta! L’UE ha concretizzato la svolta agricola: radicale e senza compromessi. La realizzazione è arrivata tardi, ma appena in tempo.

            Con il Green Deal, il programma Farm to Fork e l’ambiziosa strategia sulla biodiversità, la Commissione Europea aveva risposto alla forte pressione dell’opinione pubblica alla fine del 2020: ma ancora una volta aveva fallito la politica agricola a causa del blocco del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura e del Parlamento europeo. La lobby agroindustriale difendeva i pagamenti per ettaro, del tutto inadatti alla politica agricola, e aveva impedito le condizioni sociali ed ecologiche per i pagamenti diretti.

            Solo pochi anni dopo, drastiche correzioni si sono rivelate inevitabili. La crisi Covid, le condizioni meteorologiche estreme con inondazioni catastrofiche nel sud dell’UE e prolungate siccità, gli insuccessi dei raccolti nel nord Europa hanno portato a ulteriori proteste crescenti, anche da parte degli agricoltori. Ciò ha costretto gli Stati membri a riorientare i loro piani strategici per l’intera produzione agricola e forestale e ad attuare gradualmente principi rigenerativi e socio-ecologici nei loro regolamenti rendendoli una condizione per il sostegno pubblico.

            La Commissione europea ha fornito direttive e regolamenti sorprendentemente coerenti a tal fine. Durante la lunga crisi Covid, le strutture centrali di trasformazione e fornitura si erano rivelate inadeguate e l’alimentazione non più sicura. In risposta, la Commissione ha disattivato i pagamenti diretti a speculatori fondiari, grandi investitori e agroindustriali. L’agricoltura strutturata su piccola scala e l’agricoltura solidale con strutture di approvvigionamento locali e regionali è stata dichiarata un aforisma.

Un nuovo spirito europeo di coesione

            Nonostante i soliti blocchi e controversie a Bruxelles, un nuovo spirito europeo di cooperazione e coesione è emerso tra il 2021 e il 2027 sullo sfondo della crisi economica globale innescata dal Covid-19. Una società civile sorprendentemente vitale, movimenti come Fridays for Future e parlamenti rurali hanno creato una nuova fiducia in se stessi nelle regioni.

            La crisi economica, che colpisce principalmente le aree urbane, è stata ora affrontata dalle campagne. Tante giovani famiglie si erano trasferite dalla città alle zone rurali grazie alle nuove possibilità digitali. Sono nate varie reti di imprese innovative, creando nuovi mezzi di sussistenza combinando attività agricole, orticole, di trasformazione alimentare e turistiche con un’ampia gamma di servizi online. L’agricoltura e la silvicoltura socio-ecologica, la formazione digitale e pratica in situ e, soprattutto, l’innovazione sociale nel campo dei sistemi energetici e di trasporto locali e la produzione industriale locale di macchinari e informatica, hanno permesso di ridurre in modo significativo il carico sulle aree urbane e di creare una bio-economia locale adattata ai cambiamenti climatici.

            L’Europa, con il suo nuovo potere integrativo, è diventata un modello per molte regioni del mondo, anche perché il nazionalismo che era stato a lungo dilagante è scomparso a causa della nuova solidarietà tra governi nazionali e regionali. In questo modo, l’Europa si avvicinerà abbastanza all’obiettivo della neutralità climatica già all’inizio del 2027. I nuovi programmi per mobilitare e promuovere i giovani nel quadro di un nuovo contratto sociale intergenerazionale hanno spinto il processo di trasformazione in avanti a una velocità sorprendentemente rapida.

Possiamo solo augurarci che tutto ciò avverrà per davvero.

CAP nel 2027 CAP Reform | Postcards From The Future

istituzioni europee

Interrogazione con richiesta di risposta orale

I parlamentari europei hanno diversi strumenti per far avanzare la definizione delle politiche. Uno dei più usati è l’interrogazione alla Commissione. In effetti è la Commissione europea che deve prendere l’iniziativa di presentare proposte di direttive.

Una recente interrogazione ha attirato la nostra attenzione: il 25 novembre i parlementari Lídia Pereira, Marek Paweł Balt, Fredrick Federley, Simona Baldassarre, Pär Holmgren, Alexandr Vondra, Petros Kokkalis a nome della commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI) hanno rivolto delle domande riguardanti la Strategia dell’UE di adattamento ai cambiamenti climatici.

Eccone il testo:

“La Commissione presenterà all’inizio del 2021 una nuova strategia di adattamento ai cambiamenti climatici. Le misure di adattamento sono essenziali per prepararsi a un clima che cambia mediante la costruzione di società resilienti in grado di ridurre al minimo l’impatto negativo del clima. La nuova strategia offre alla Commissione l’opportunità di dimostrare il ruolo guida dell’UE nell’adattamento ai cambiamenti climatici e di garantire che gli Stati membri siano sulla buona strada per conseguire l’obiettivo di adattamento previsto dall’accordo di Parigi.

In tale contesto, accoglieremmo con favore una risposta ai seguenti interrogativi:

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Forum SIP

Acqua di rubinetto più sicura

Anni fa in Italia si è tenuto un referendum sull’acqua: pochi ricordano che ne è seguita una Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) che raccolse in dodici mesi quasi 1,7 milioni di firme. L’ICE aveva per titolo: Right2WaterAcqua potabile e servizi igienico-sanitari: un diritto umano universale! L’acqua è un bene comune, non una merce!

È passato del tempo e quella ICE ha prodotto una nuova direttiva europea: La qualità delle acque destinate al consumo umano. La direttiva, composta di 140 pagine, dettaglia la distribuzione dell’acqua fino al rubinetto di casa. Formalmente approvata e pubblicata il 16/12/2020, entrerà in vigore a metà gennaio 2021, data dalla quale iniziano i tre anni per la trasposizione nelle legislazioni dei singoli Stati membri dell’UE.

Questa nuova direttiva si propone di raggiungere una riduzione del consumo di acqua in bottiglia, cosa che potrebbe far risparmiare alle famiglie oltre 600 milioni di euro l’anno. Per consentire e incoraggiare le persone a bere l’acqua del rubinetto piuttosto che l’acqua in bottiglia, la qualità dell’acqua sarà migliorata imponendo limiti più severi per alcuni inquinanti, tra cui il piombo.

L’uso di acque potabili, rese più sicure ed economiche in ambito domestico, permetterà una migliore protezione dell’ambiente in particolare riducendo l’uso della plastica. 

Gli Stati membri assicureranno che le misure adottate per attuare i nuovi standard siano basate sul principio di precauzione e che in nessun caso portino al deterioramento dell’attuale qualità dell’acqua potabile. Conseguentemente dovranno garantire la fornitura gratuita di acqua negli edifici pubblici e incoraggiare ristoranti, mense e servizi di catering a fornire l’acqua ai clienti gratuitamente o a basso costo. Inoltre si dovranno prendere misure per migliorare l’accesso all’acqua per i gruppi vulnerabili come i rifugiati, le comunità nomadi, i senzatetto e le culture minoritarie.

istituzioni europee

Osservatorio Europeo sul Suolo (EUSO)

Congratulazioni al Centro Comune di Ricerca (JRC-Joint Research Center) della Commissione europea per la creazione e il lancio, il 4 dicembre 2020, dell’Osservatorio europeo sul suolo (EUSO). Era necessario avere uno strumento unico capace di convogliare forze energie dati e politiche sui suoli verso una concezione comune. La scelta della data coincide con la Giornata Mondiale del suolo. Non si è trattato del solito rito di celebrazione, al contrario si è assistito alla presentazione di una visione chiara e alla illustrazione delle varie tappe da percorrere tutti assieme ricercatori, associazioni, agricoltori, politici, amministratori, e società civile.

Il primo passo sarà il coinvolgimento degli Stati membri al fine di poter moltiplicare in maniera esponenziale i siti da cui raccogliere i dati sui suoli.

Il nuovo Osservatorio del suolo dell’UE raccoglierà e tratterà dati satellitari e campioni sul campo per creare un quadro e controllare la situazione della salute dei suoli in tutta Europa. Cinque sono gli obiettivi che l’EUSO si propone:

  1. Sviluppo di un largo sistema di monitoraggio sui suoli
  2. Un rinforzato centro europeo di dati sul suolo
  3. Un supporto alle politiche: monitoraggio delle politiche per il loro impatto sui suoli
  4. Supporto alle azioni di ricerca e innovazione
  5. Un Forum europeo sul suolo, aperto e inclusivo

L’EUSO non nasce per creare un’ulteriore struttura burocratica europea. Al contrario si vuole razionalizzare, usare e complementare azioni e dati finora sparsi in differenti organismi. Facilitare quindi lo scambio le sinergie e soprattutto l’uso di dati elaborati scientificamente per rispondere alle necessità delle politiche e degli amministratori in un contesto di reciproco ascolto. Riconosciamolo: è un’impresa non facile ma necessaria, soprattutto ora che col Green Deal si stanno elaborando politiche che hanno un diretto impatto sui suoli.

Il Forum SIP con le sue azioni e le sue esperienze dovrà far parte di questo cammino iniziato il 4 dicembre.

La registrazione degli interventi dell’intera giornata è disponibile nel sito dell’Osservatorio https://bit.ly/3pChPFM

Altre info: EUSO: https://ec.europa.eu/jrc/en/eu-soil-observatory